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282 | Brani di vita |
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Ah, frataccio scellerato, chi t’insegnò a storcere contro Venere le invettive del poeta alla corte di Avignone? Chi t’insegnò a barattare i versi
Virtù contra furore |
in questi altri
Sai che il combatter contro ’l cielo è corto, |
Ah! se ci fosse stato il Tassoni a pettinare questo archimandrita del Petrarca ed a gridargli
E ti fu per errore |
Come non lo sospesero, non già a divinis, ma ad una forca alta cinquanta cubiti?
Dalle fredde imitazioni del cinquecento è curioso passare alle caldezze artificiose del seicento. Qui