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UN'ORA DI PESSIMISMO


Carissimo Signor Senatore,1


Ella ricordò il dolce tempo antico nel quale frequentai il Suo Corso di Economia Politica e volle un proemio a queste pagine proprio da chi sarebbe ben contento di non saper più scrivere e di sentirsi dimenticato. Nè valse il dirle che alle parole Sue avrebbe fatto migliore e più degna introduzione alcuno dei parecchi che nelle discipline economiche hanno nome ed autorità; chè Ella preferì un neutro, un profano, stimando che gli autorevoli, i quali hanno già un loro credo, siano sospetti o parziali. Così le cortesi insistenze e la vecchia gratitudine mi vinsero e faccio quel che Ella desidera.

Ma le confesso che non ho gran fede nella efficacia dell’opera nostra. Non è da oggi ch’io cerco

  1. Proemio ad un libro del compianto mio Maestro A. Marescotti, intorno al Socialismo.