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IL QUARTO SACRAMENTO

Quando ci alzammo da tavola il colonnello era di buon umore.

Un po’ di epicureismo inteso bene spianerebbe le rughe in fronte anche al profeta Geremia, quello delle lamentazioni; figuratevi se non ci sentivamo allegri noi, facendo cerchio intorno al fuoco e aiutando il chilo con un ponce squisito. Fu allora che il colonnello, tra le altre storielle, ci narrò questa.

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Una volta, ho commesso un’azione poco delicata, e siccome le birberìe si tirano una coll’altra come le avemarie, fodero l’indelicatezza con una indiscrezione. Capirete però, che almeno i nomi non li dico.

Prima del 1859, e pur troppo anche ora, le nostre famiglie tenevano in casa un prete che faceva da pedagogo e da maestro ai ragazzi. Il prete di casa mia, un tal don Paterniano, non aveva nulla che lo distinguesse da’ suoi colleghi. Era asino come loro,