credere che il divorzio non sia che una transazione prossima, ma non una soluzione del problema della famiglia. La rinnovazione deve necessariamente essere più radicale, tanto ne’ rapporti tra i coniugi con una differente legislazione sui diritti della donna ed una educazione relativa, quanto nei rapporti colla prole con profonde alterazioni nel diritto di eredità. Infatti lo stesso Dumas ci avverte che la diminuzione dei matrimoni e delle nascite dipende dall’applicazione pratica delle teorie malthusiane. La famiglia costa, si stenta a campare; è dunque meglio essere in pochi. Ora, per modificare questo stato di cose, il divorzio basta? No; bisogna essere logici fino in fondo, cercare che la vita sia possibile a tutti e non martirio pei più. Se si potrà campare, se potranno campare i figli, i matrimoni e le nascite cresceranno. È ben naturale che chi vive di rendita, o di lavoro grassamente retribuito, gridi all’utopia. Ma il problema è là, nè giova fingere che non esista. Quelli che trovano troppo rivoluzionario il divorzio sono serbati a veder di peggio, ed allora purtroppo sarà inutile nominare Commissioni.