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Piccolo Comento al Canto V del Purgatorio | 187 |
Ond’io che solo innanzi agli altri parlo |
(cioè la Marca, che sta appunto tra la Romagna e la Puglia, signoreggiata da Carlo d’Angiò)
Che tu mi sie de’ tuoi prieghi cortese |
Notisi offese gravi; e nel concetto del Poeta non è che queste ombre purganti siano punite per peccati veniali o da poco, ma per gravi offese e Manfredi aveva già detto “orribil furon li peccati miei”.
Ma non è più da interrompere Jacopo del Cassero da Fano che seguita:
Quindi fui io (cioè di Fano) ma gli profondi fori |
La migliore, od almeno la più particolareggiata illustrazione a questo passo, ci è data dal comentatore Cassinese, il quale pare che di questi fatti fosse minutamente informato. Traduco il suo barbaro latino: