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182 Brani di vita

Intanto per la costa di traverso
     Venivan genti innanzi a poco a poco
     Cantando Miserere a verso a verso.


Miserere! Questa parola e questa idea pervadono tutto il Purgatorio. Benchè il concetto di un luogo di attesa dove si scontino le pene dei peccati seguiti da pentimento sia nato tardi nel cattolicismo, poichè S. Agostino e molti dei primi Padri non ne parlano, pure Dante l’accettò dalla comune credenza del suo tempo, secondo la quale, il riscatto delle pene provvisorie poteva ottenersi per preghiere o per offerte e l’abuso di queste condusse in gran parte al grande scisma di Lutero. Così le anime vanno pregando e si raccomandano al vivo viaggiatore perchè rinfreschi nella memoria dei congiunti le preci espiatorie delle quali le donne specialmente pare avessero poca cura, e così Manfredi si raccomanda a Costanza e più avanti Buonconte si duole di Giovanna.

Di qui il desiderio nelle ombre penanti di farsi conoscere come accade di rado nell’inferno, e da questa credenza che qui per quei di là molto s’avanza viene forse il pietoso raccomandarsi della Pia: Ricorditi di me.

Ma le ombre

Quando s’accorser ch’io non dava loco
     Per lo mio corpo al trapassar dei raggi,
     Mutar lo canto in un O lungo e roco.
E duo di loro in forma di messaggi
     Corsero incontra noi a dimandarne:
     Di vostra condicion fatene saggi.