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Piccolo Comento al Canto V del Purgatorio | 181 |
Perchè l’animo tuo tanto s’impiglia, |
cioè debilita.
E non è da notare qui altro che alcuni comentatori, Benvenuto da Imola per es., attribuiscono a questo passo un senso recondito di allegoria morale, poichè Virgilio redarguirebbe qui Dante di vanità e lo inciterebbe a maggior modestia, il che mi par troppo voler cercare sensi riposti dove facilmente non ce ne sono. Il terzetto della torre che non crolla è diventato oramai uno di quei luoghi comuni per indicare la fortezza e la costanza, che non occorre insisterci, se non per ricordare che le alte torri, percosse da un vento forte, trepidano, oscillano e crollano il capo in modo misurabile e misurato dagli strumenti. Ma questo al tempo di Dante non si sapeva.
E il poeta, docile all’ammonimento del Maestro segue:
Che poteva io più dir se non — I’ vegno? |
Ed ecco