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174 | Brani di vita |
dall’insegnamento della filosofia nelle Università. Ma che la filosofia s’insegni anche ne’ licei, e si insegni come s’insegna ora, mi pare che sia cosa che dovrebbe dar da pensare ai Ministri della istruzione che si dicono progressisti e democratici.
Ma pur troppo ci sono a questo mondo dei pregiudizi che superano le forze, non che di un Ministro, di una intera classe di persone. Andate a dire che la filosofia è un passatempo come il giuoco della briscola, e sentirete che strillo! Sentirete ricordare Platone, Aristotele, San Tommaso, Gioberti, Rosmini, Mamiani, Conti ed una miriade di simili glorie nazionali ed estere, come se tutto il tempo perduto nelle speculazioni metafisiche da questa brava gente avesse cavato un ragno da un buco, come se non avessero imbrattato dei quintali di carta col solo vantaggio degli altri colleghi in filosofia che, non avendo altro da fare, sono stati felici di avere una nuova teoria da ridurre in polvere impalpabile. Aggiungete, che tutte queste inutili discussioni che vertono più spesso sopra equivoci che sopra opinioni, sono e saranno sempre chiuse in un campo ristrettissimo di adepti che sono iniziati al linguaggio cabalistico dei filosofi, i quali sotto le pompose e grecizzanti parole nascondono astrazioni così sottili, che spesso non le capiscono nemmeno loro. A che cosa servono questi fuchi dell’intelligenza? Si bandiscano pure i poeti dalla repubblica di Platone, ma non ci lasciamo i filosofi, altrimenti la repubblica diventa una gabbia di matti.... metafisici.