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OTTOBRE

Sia colpa de’ nostri peccati o del signor Mathieu de la Drôme, non c’è più primavera, ma si passa bruscamente dalla temperatura dei gelati a quella del ponce. Per grazia del Barbanera l’autunno c’è ancora e speriamo di vederne parecchi.

Benedetto l’ottobre! Chi non si riposa, chi non si diverte in questo mese, nel quale, da un pezzo in qua, sono nato anch’io? I Ministri sono in giro (veramente quando il Parlamento è chiuso, pei Ministri è tutto ottobre), i segretari generali, gli uscieri, tutta la politica se la spassa in ottobrate. Il sole non scotta più e non è ancora freddo. La campagna prende quella tinta calda che precede la caduta delle foglie, passano le allodole e i fringuelli, e soprattutto si vendemmia. La vendemmia davvero è una bella istituzione!

La vite è il simbolo della fortezza. I centurioni romani, i vecchi, non quelli di Gregoriaccio, ne portavano un ceppo in mano come bastone di comando.