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In bicicletta 147

deve esserci. E, infatti, dopo molte ricerche, riuscii a trovare il tempio desiderato tra la Via del Fico e la Via delle Oche, in una plaga, dirò così, pornografica, dove per solito non si vanno a cercare i Santi e le chiese.

La facciata di S Secondo non è nè basilicale, nè tricuspidale. Chi non è pratico potrebbe confonderne la porta con quelle degli stabilimenti vicini e questa modestia esteriore è forse la cagione della poca fama del tempio. Accanto ad un cippo sacro ad Urea è un usciolo sul quale si veggono tracce evidenti dei sacrifizi che spettavano invece al monumento vicino. Un cartellino sul quale si legge — Dimostratore — sta sopra al non purissimo paletto del campanello e suonai.

Mi aprì un vecchietto sbarbato e curvo come se fosse in volata, con due occhi cisposetti ma sospettosi. Mi squadrò da capo a piedi e mi chiese:

— È dell’Unione, lei?

Ma sissignore! Lo potevo affermare e lo affermai perchè, facendo parte del Veloce Club di Bologna che è nella Unione, per carambola sono unionista anch’io. Ma si vede che il mio mancava di entusiasmo, perchè il vecchio corrugò la fronte e mi chiese con voce irritata:

— Ma non sarà mica del Touring?

Vidi subito che se dicevo la verità il Cerbero non mi avrebbe lasciato passare.

Mentii quindi senza alcun pudore, rinnegai sfacciatamente la mia fede e risposi:

— Nemmeno per sogno!