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108 | Brani di vita |
Ma il vanto della mia antica e celebre officina non è solo questo. Video meliora; faccio di meglio. E infatti qui, a Casalecchio di Reno e non altrove, dalla mia tipografia editrice esce alla luce quell’opera lodata, quella illustre fatica d’ingegno e di sapere che è il lunario intitolato il Barbaverde. Ed è il celebre Barbaverde che predice con matematica sicurezza il freddo in gennaio e il caldo in luglio. Al Barbaverde bisogna ricorrere per sapere a puntino le morti de’ prìncipi, le eclissi, i movimenti di truppe, le feste mobili e la vera cabala del lotto. Nessun lunario, nemmeno il Casamìa, nelle indicazioni relative all’alea del lotto (alea jacta est!) può farla in barba al Barbaverde, che costa soltanto venti centesimi.
Dodici anni di vita onorata ha il mio Barbaverde. Nessuna delle sue predizioni, e ne vado altamente superbo, nessuna fu oggetto di richiamo per parte de’ compratori; il che dice a troppe chiare note come le abbiano viste verificarsi. Ed io lieto, orgoglioso dell’opera mia, anche in quest’anno (il tredicesimo!) coll’illuminato concorso del brigadiere dei reali carabinieri aveva fatto gemere i torchi, aveva gettato nel burrascoso mare della pubblicità il mio lunario pieno zeppo di saggi consigli e di utili predizioni. Quand’ecco una infausta voce giunse al mio orecchio. La tipografia editrice del dottor Balanzoni in San Lazzaro di Savena presso Bologna, con insigne spreto di ogni elementare regola di educazione e di proprietà, riproduceva parola per parola il mio tredicenne lunario, cambiando solamente il suo antico