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Porcacchi, le Balene innamorate del suono della lira correre al lido e quivi lasciarsi prendere senza fare difesa397.

Casi più stupendi racconto. I Francesi a torto marcio calunniati, come studiosi della repubblica non si potendo dar pace che quell’anima buona del Re Luigi XI traesse i giorni sconfortati, con industre pazienza educarono una mandria di Maiali a condurre un bel ballo sul teatro di Plessile Torri; nè di ciò contento l’abate di Baigne (e tu ammira quanto lo sviscerato amore dei Francesi pei loro padroni fosse ingegnoso), mosso dal desiderio di bandire da Corte ogni malinconia, venne a capo di far cantare un dramma in musica ai prelodati Maiali. Dicono ancora che il Re prendesse tanto sollazzo dei canti di cotesti nuovi virtuosi, che volle per contratto fermarli al suo servizio, ma non vi riuscì per manco di destrezza del suo ministro barbiere; il quale dopo avere pattuita la mercede di centomila sacca di ghiande e firmata di questo la scrittura, fece intendere loro come in sostanza egli non ne avrebbe dato che ventimila. Se questa paresse novità grande ai Maiali, bestie, generalmente parlando, di buona fede, non è da contarsi; senonchè Oliviero procurò renderli capaci come con gli uomini cantanti si costumasse sempre così, mettendosi nei contratti una somma e pagandosene un’altra, e questo in grazia della