Pagina:Guerrazzi - L'asino, 1858, III.djvu/224

222

giureresti sopra un Cristo? — Magari! egli rispose, anco sopra una carrata di Cristi. — E giurò; allora gli frugarono in tasca, e trovaronci i fiorini. — Or vedi ve’, razza di un gesuita gli urlarono minacciando dintorno, se tu rubasti? — Ed egli con muso da batterci sopra le monete: — Io mi riconfermo innocente; di che mi avete accusato voi? — Di avere involato 12 fiorini — sta bene; contate. — Che abbiamo a contare? — I fiorini. — E che monta ciò? — Importa moltissimo; contate. — Ed essi contarono. — Quanti di numero? domandò l’alunno di S. Ignazio. — Tredici, risposergli. — Dunque bene ho potuto giurarmi innocente del furto dei 12 fiorini — perchè ne aveva rubati 13. — Tali la morale e la logica dei nostri amici gesuiti!!!

Le altre insinuazioni perfiduccie, sottigliezze viperine, calunnie, malignità, menzogne, bugiarderie, furberie, fantinerie, ghiottonerie, guidonerie, baratterie, giunterie, birbonate, baronate, tranellerie, trufferie, ribalderie, furfanterie, gagliofferie, castronerie, capocchierie, barbagiannerie, pedanterie, sofisticherie insomma l’intero mondo Muliebre dei gesuiti eccitano adesso la nostra ilarità; troppo logoro arnese perchè nocciano: come può il gesuita difendersi; ma sta nelle braccia di Ercole, il quale quanto più solleva in alto accostandola alla faccia di Dio, più avvicina la perversa setta, onta e ver-