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Terzo errore. Il reverendo padre Huc non fu gesuita. La dotta e pia persona ha ragione; egli era lazzarista. Bene è vero però che gesuita o lazzarista formano tutta una minestra: ma ciò non iscusa, imperciocchè quantunque con la farina di meliga si compongano di più maniera vivande, ognuna porta il suo proprio e distinto nome. Qui poi non ci possiamo astenere di levare a cielo la magnanimità dei gesuiti, i quali, piuttosto che offendere le sacrosante leggi del giusto e del vero, amano rinunziare addirittura all’obbligo immortale, che gli uomini professarono sempre verso lo inventore del rimedio per far tacere gli Asini. Io l’ho detto, che dopo san Paolo veruno si meritò il titolo di vas electionis meglio dei reverendi Padri della Compagnia di Gesù: e’ sono gli altri, che non ci vogliono credere: quanto a me non rifinisco di dirlo, e così farò se Dio mi aiuta, finchè non sieno iti tutti in paradiso. Alcuni però affermano non essere questo il luogo riservato nell’altro mondo ai gesuiti: e’ sono eretici; infatti che cosa posseggono di comune i gesuiti col Demonio? Nulla: questi ha la coda ed essi non l’hanno.
Quarto errore. Giulio II non morì di scarmana affaticandosi sotto la Mirandola. Anche qui la pia e dotta persona ha ragione: la Mirandola, per quello si ricava dal Guicciardini, si arrese a patti il 20 gennaio 1511,