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anzi la storia noi suoi armadii custodì la lettera che in cotesta occasione Omar scrisse ad Amron suo fidato, la quale parve degna di cedro, ed è questa: — quanto contengono i libri di cui mi parli s’accorda col Corano o non si accorda: se non accorda li giudico dannosi e brucinsi, se accorda li giudico inutili e brucinsi540. — Non vi par egli, che il Califfo Omar apprendesse logica dal padre Soave? La dottrina del buono Omar piacque ai principi tutti, ma Francesco I di Austria fattone estatico ne andò in visibilio così che alla prima occasione (mutando qualche cosa per non parere che l’avesse copiata) di favellare agli Italiani disse loro queste parole rubate al Califfo: — io voglio sudditi che sappiano ubbidire, non che sappiano leggere; — un altro, e credo fosse della sua onesta prosapia, ma non lo ricordo e non saprei affermarlo, non potendo ardere i libri soppresse lo insegnamento della filosofia e della storia; per me lo lodo, che lo studio di tante cose fa entrare il dolore di capo.
Più perversi, che matti; più che matti, infelici si mantennero gli uomini mentre durò il terreno loro pellegrinaggio; e quelli che parvero prosperati dalla fortuna, su tutti gli altri infelicissimi. Ottaviano Augusto nella mente dei popoli stette come simbolo di quanto possano versare copia di bene sopra un capo mortale i fati benigni: ora