laudabili doti, che noi pare non possedessimo? Quali le sue perverse, di cui non mancassimo? Udiste mai di Asini italiani assembrati, a cui i denti non bastando e le zampe, immaginassero ordigni infernali per disperdere dalla faccia del mondo Asini francesi o vogli tedeschi? Nei libri dei filosofi nostri, ti occorre di leggere quello che Gaetano Filangeri dettò nella prima pagina della sua Scienza della Legislazione: — precipuo studio da gran tempo a questa parte essere fra gli uomini, distruggere la maggiore quantità possibile dei loro simili, nel minor tempo possibile? — Udiste di Cavallo arabo che, valicati i mari, occupasse i pascoli del Cavallo inglese e volesse campare alle sue spese e se questo niente niente nicchiasse, come brigante uccidesse? L’Asino del Giordano mosse mai guerra all’Asino del Manzanares, perchè a questo si mostrarono i cieli cortesi di più copiosa pasciona? Dove le Iene assoldate a quattro quattrini il giorno per lacerare altre iene senza saperne la cagione; senza curare saperla nemmeno: oggi fra di loro sgozzantisi; domani pane e cacio per trucidarne delle altre? Quando mai Corvi appollaiati sul cucuzzolo dei campanili pretesero dare ad intendere se essere procaccini privilegiati del Paradiso e qualunque avesse lettere o pacchi da mandare lassù li dessero a loro pagandone il porto anticipato, diversamente sarebbero rimasti in buca per omnia