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il quale possedeva settantasette dei peccati mortali, che non lo lasciavano mai state nè verno, una Scimmia tolse il carico di cotesta impresa e ci riuscì levando a lui gli usatti o vogli stivali e mettendoseli ella; di che Margutte:

«Tanto le risa sghignazzando addoppia,
Che finalmente per la pena scoppia517

All’opposto Giulio Mazzarino cardinale di santa madre Chiesa, essendo da mal di morte travagliato in grazia di un apostema nella gola, vinto dallo spasimo, dopo un grande sospiro si gettò giù. — Per lo che i servi reputandolo morto, senza porre tempo fra mezzo si accinsero al saccheggio, e quale arraffava robe, chi quattrini, chi gioie. La scimmia, solenne imitatrice delle azioni umane e pertanto fra tutte le Bestie tenuta meritatamente in dispregio, immaginò potersi in coscienza appropriare qualche cosa fra mezzo a cotesto rubamento universale. Uncinata quindi la berretta cardinalizia e la cappa purpurea, se le vestì con molto sussiego, riportando appuntino i gesti e gli atti del padrone. Ora accadde che il Mazzarino riavutosi alquanto, schiudendo un po’ gli occhi a fatica, di prima colta gli si presentasse davanti la Scimmia cardinale, donde così veemente gli scosse la gola un gruppo di riso, che questo potè solo ciò che