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di Lisimaco, morti i padroni, gli accompagnarono su le pallide rive di Acheronte, dove non li volendo traghettare il navalestro infernale per difetto di pedaggio, Cerebro a cagione della parentela s’interpose, ottenendo che passassero a bardotto506. Furonci perfino Cani, che per salvare il padrone si buttarono nel fuoco, e questo accadde in Inghilterra: nell’acqua poi non se ne discorre neppure507. Il Cane di Guglielmo I di Olanda, dopo i funerali di lui, logoro dalla malinconia, odia il cibo e muore. Per questo successo i borghesi di Delfti gl’innalzarono una statua508. Qui fo punto e domando: parecchie Bestie fino a questa parte del mio ragionamento sono venuto ricordando morte di affanno per la perdita del re loro signore: adesso prendete penna e carta e calcoliamo i compagni umani, dei Principi, che per la costoro morte disperati perissero, Perissero? Cala! di’ pure piangessero. I re sono destinati a non possedere amici che fra le Bestie; e questo non invento mica io, bensì lo ricavo dalla bocca di Luigi XIV, dei costumi di corte praticissimo e di quelli conservatore solenne, il quale, poichè si accorse vicina la morte, vedendosi attorno alquanti cortigiani che stavano lì come se sbracati sedessero a carne ignuda su le ortiche, gli ammoniva con la seguente sentenza: Che fate voi qui? Il vostro posto non è intorno al sole che