co, dallo Spagnuolo e dal Francese abbigliati da virtù teologali, e seguitato dal re Ferdidando che nascosto dentro una pelle di agnello scorticato di fresco rappresenta la Mansuetudine, torna a letificare la Patria che tanto egli ama e tanto in contraccambio è amato da lei? Non ci ha dubbio, Dio che fece le leggi della Natura le può disfare; ma che egli intenda scomodarsi e mandare a monte ogni cosa, onde una tela pianga, non sembra che stia a martello. Non dite, o preti, che la Madonna piange su i peccati degli uomini, dacchè dagli specchi che stampano annualmente i Governi si impara com’essi vadano ogni di più decrescendo; onde in lei vedremmo ragionevole motivo di ridere piuttostochè di piangere, caso mai valesse il pregio scombussolare per questo la Natura; ancora ponete mente a quest’altro: voi venite in certo modo a mettere le armi in mano agli empi che vi potrebbero dire; oh dunque Cristo in questo mondo che ci è venuto a fare? Se invece di riscattarci dalla schiavitù del demonio, dopo la sua venuta i malefizi aumentarono, poteva risparmiarsi il viaggio poveretto! i patimenti orribili e la morte oltre ogni dire acerba. Di più, preziose sempre le lacrime della beata Vergine; ma veramente consideriamo come una volta in materia di miracoli le leggi naturali fossero alterate per partorire alcunchè di bene privato o pubblico: ora,