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gine prima, il pievano poi e dondola fra reputarlo matto o briaco. Intanto sopraggiunge chiamato anco il vescovo, il quale senza pur volgere gli occhi su la Madonna afferma che piange; allora anche il giandarme si accorge delle lacrime, e per di più che il curato non è matto, molto meno briaco, ma santo. Tutti i preti vedono piangere, dopo loro tutti i frati, le beghine, i pinzocheri, i monarchisti e i repubblicani, i moderati e i superlativi, tutti insomma videro piangere; come fare altrimenti quando vedevano piangere il vescovo e il capitano dei giandarmi? Ch’è quanto dire, chi condannava al carcere e chi ci portava. Ben furonvi certi formicoloni di sorbo i quali si misero ad arzigogolare: — ma che sì ch’ei sono spacciati; — Or vedi ve’ se questi preti hanno perso la tramontana davvero? Come! la Madonna non pianse quando il piissimo Pio volse in fuga infelice le spalle lasciando san Pietro in balìa di quei demonii di repubblicani e piange adesso? Come! mentre dalla empia genia rinnuovaronsi nel Quirinale le avignonesche profanazioni che il Canonico Petrarca cantò co’ versi

Per le camere tue fanciulle e vecchi
Vanno trescando e Belzebub in mezzo
Co’ mantici, col foco e con gli specchi199

la Madonna non pianse e piange adesso? Adesso, che il papa preceduto dallo Austria-