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preti e i frati non avvertirono nulla; badarono soltanto alla promessa di riavere la prebenda e il convento: questi, non altro, la Patria loro: però misero mano al cielo e alla terra, e l’avrebbero messa anche all’inferno per sovvenire con aiuti di ogni ragione la magnanima impresa dei mostruosi amici. Di repente si leva un grido; fuori dallo spacco di una rupe di tufo apparire a Certaldo delle Grotte la Madre di Dio non a guisa di spettro o di ombra vana, bensì col corpo che in questo mondo ella ebbe ed assunse gloriosa in paradiso, splendida di raggi la faccia sacrosanta, le vesti nuove come se le avesse staccate dal mercante allora allora, e non con questa umana favella, ma in tuono di musica fin lì inaudita, predicare alle genti che i Russi come amici del papa sviceratissimi dovevansi amare e soprattutto sovvenire. Ammaestravano poi i popoli che la Madonna nuovamente comparsa salutassero col nome di Madonna del Picchio, come quella che prima di rivelarsi si annunziava con tre picchi. — La gente tirava giù dai colli come l’acqua pei fossati dopo il diluvio e ogni giorno cresceva; una sera la moltitudine accolta sommava, dicesi, a quaranta e più mila capi (se a capi la si può annoverare senza peccato), di cui ventimila con torchi e panelli accesi che mandavano lume come se in bel mezzogiorno si fosse. Chi lo avrebbe detto? Nel punto in cui la gloria