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partorivano illusione nel cerebro di cui acceso guardava. Divisa in quattro pezzi la immagine, i frati spensero i moccoli e ci rimisero le spese: così ebbe fine il miracolo. Peggio a Volterra. Gli Austriaci ed i Russi scendendo nel 1799 a felicitare la Italia, il Suwaroff, cui il Kray lascia, come a più capace nell’arte della favella, la cura del dire, tale arringa i Popoli col manifesto del 6 maggio: — Stessero attenti onde poi non ci cascassero equivoci: lui essere venuto a combattere per la fede; non facesse specie s’egli si fosse russo, dacchè lo czar gli aveva ordinato ristabilire il clero cattolico, e per lui cattolico o protestante era tutto uno; una volta che al suo grazioso padrone fosse piaciuto di ordinare che ci menasse il Diavolo, il Diavolo ci avrebbe menato per amore o per forza ed essi ci avevano a stare; lui guidare il Dio che condusse Attila e Totila in queste avventurose contrade d’Italia; volere restaurare il sistema feudale, i diritti signorili, e per ultimo gli confortava a farsi crescere la barba198. — I Toscani leggendo cotesta grida trasecolavano, la lessero eziandio i preti e i frati, e dovevano avvertire, come essendo il Dio, che cacciava davanti a sè il Suwaroff, il Dio di Attila, non doveva nè poteva essere il Dio loro, conciossiachè papa Leone, mercè lo aiuto di san Pietro (almeno così dipinse Raffaello nelle logge vaticane), lo avesse respinto indietro, ma i