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nè anche il nome. Or va a sagrificarti pei tuoi simili! Erostrato arde il tempio di Efeso per libidine di fama, e la Grecia con pene severissime comanda non sia ricordato in voce, nè in iscritto. Tempo perso! il nome di Erostrato durò quanto il mondo lontano, mentre della figlia di Iefte sappiamo l’animo invitto e la morte, il nome no. E quella di Abramo non ti pare nuova di zecca? Un giorno Dio gli manda gli Angioli a casa ad annunziargli, che gli darà un figliuolo maschio, il quale veramente egli ebbe e fu chiamato Isacco: un altro giorno gli rimanda l’Angiolo a dire, ch’ei vada sul monte vicino e là gli ammazzi ed arda in onore suo il figliuolo Isacco. Se io fossi stato nei piedi di Abramo, avrei detto all’Angelo: mi fa specie che un galantuomo pari tuo abbia cuore d’incaricarsi di tali ambasciate; torna al tuo padrone e digli da parte mia, che s’egli è matto, Abramo non diventerà parricida; se dopo avermi felicitato di un figliolo, adesso intende cavarmi il cuore dal petto, sì il faccia, ma non presuma che con le mie mani me lo strappi: la natura vieta che il comando del tuo Dio si obbedisca. — Se il governatore di Bordeaux, comandato da Carlo IX di ammazzare nel sonno quanti abitavano Ugonotti in codesta città, rifuggì dall’atto nefario e rispose a viso scoperto: — sire, ordinatemi cose, che le si possino fare — e si ebbe quelle lodi cui veramente fu de-