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contrada dell’India, fu invitato dai naturali del paese insieme ai suoi compagni di viaggio ad assistere alla solennità che nel giorno seguente si celebrava in onore di Dio; e sire Edoardo che oltre all’essere cortese viaggiava apposta per vederne delle nuove, cavata fuori l’assisa rossa delle feste, accompagnato dai suoi, tutti smaglianti di piume e di galloni, si rese al tempio dove si trovò a fare da testimone non solo alla celebrazione, ma alla consumazione del matrimonio di due Indiani. Comechè uso a non maravigliarsi di nulla, pure sembrandogli che quel modo di celebrare la messa ritenesse un po’ dello strano, e più parendogli singolare che ci avessero assistito officiali di sua Maestà britannica abbigliati co’ suoi vestiti da festa, sir Bancks ne tenne motto co’ vecchi del paese reputati savissimi, uno dei quali rispondendo gli disse: — fargli specie la meraviglia di lui, che pure aveva sentito celebrare trasavio, non ci volendo senno a bigoncie per capire che la creatura in verun atto si rilevava tanto simile al Creatore quanto in quello; gli altri più o meno ritenevano sparpagliate le tracce della sua bontà, ma con la generazione appariva chiaro, averla costituita sua procuratrice nel mondo e come emancipatala le avesse dato in certo modo carta bianca di fare i proprii negozii e fino ad un certo punto quelli di lui. — A questa parte del discorso del vecchio In-