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quante volte o per manco di senno o per necessità scende a discutere è cosa persa; l’autorità non patisce esame. Questo bel soccorso portarono i Gesuiti al papato coll’anacronismo della Civiltà cattolica, diario che addormenterebbe gl’ingegni co’ sofismi, se non addormentasse prima gli occhi col fastidio. E già paiono gl’incauti Padri conoscere il danno avere superato il profitto; dacchè pretendono libero l’esame, a patto però di essere esaminatori eglino soli; e poi su certi punti schivano la disputa, allegando che come assiomi sacrosanti voglionsi riverire, non discutere: come se chi combatte possa scegliere le armi e il luogo della zuffa e per di più mettere per condizione, che l’avversario si presenti in battaglia con una o con tutte le mani legate. Il campo ormai è schiuso, la disputa incominciata, e bisogna parare col capo il sasso che i Padri, troppo diversi (anche in fatto di volpe) da quello che furono prima, hanno gittato per aria. Le armi straniere, e il diario della Civiltà cattolica porgono certissimo segno, che il papato s’infracida. Urlate e dimenativi quanto sapete, o preti, voi siete putrefatti (22 ).

APPENDICE AL § IX.

Nell’anno della salutifera incarnazione 1857 e questo di 4 marzo io scrittore del-