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sangue versato. Ma l’assurdo cesserà prima di partorire contraddizioni che manchino a Roma i Raimondi da Pennaforte sempre pronti a concordare le cose e i canoni discordanti.

— Pertanto non biasimo il papa Pio IX pei sensi palesati nella enciclica dell’aprile 1848; al contrario lo lodo; bensì lo biasimo per avere aperto il doccione ed essersi sbigottito dell’acqua che ne schizzava; lo biasimo per non avere pensato, che dopo il piè viene il calcagno; lo biasimo, perchè caso mai ci avesse pensato, stornando con subito voltafaccia mandò in rovina la fama e la Patria; lo biasimo per avere provocato il desiderio di liberare da uno straniero la Patria, e finito col chiamarcene tre; anzi quattro; lo biasimo per avere conosciuto le miserie d’Italia, promesso e fatto vista di alleviarle, per isprofondarla poi in guai peggiori a mille doppi di prima. Gregorio XVI forse davanti a Dio potrà scolparsi dicendo: ignorava; non lo potrà Pio IX; pure è giusto che in questo mondo e nell’altro il carico del primo sia trovato centocinquanta milioni di libbre meno peso che quello del secondo.

— Concludendo dico, che le odierne condizioni della nostra terra infelice devono attribuirsi meno al papato che a quelli i quali, postergata prosuntuosamente la dottrina dei padri, in lui si commisero; avendolo costi-