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ebbe a mangiare carne di Gazza, segno indubitabile egli fosse che male spese gli faceva il padrone.

Anche le Ranocchie parlarono un giorno, ma avendo imposto loro silenzio Cesare Augusto, si misero la coda fra le gambe e tacquero357. Io per me le compatisco, se non poterono nè vollero mettersi a repentaglio con quello, che più tardi fece chetare Bruto, Cassio e quanti altri non vollero disimparare la libertà. Mecenate in memoria di questo prodigio fece incidere la immagine della ranocchia nel suo anello e se ne serviva per sigillo358. Non può negarsi che modello di vero cortigiano fosse costui: messere Baldassare Castiglione gli avrebbe appena potuto reggere il bacile.

A dirla schietta, del parlare come costumano gli uomini io me ne teneva, ma quando mi accorsi in quali usi adoperavano la favella costoro, mi feci coscienza di conservarla più oltre. I sensali di mercanzie con la parola gabbavano i compratori; i diplomatici trecconi di sangue umano ne ingarbugliavano il mondo, i preti ne seminavano la bassezza e l’errore, dei principi taluni ne tradivano i popoli e poi davano ad intendere essere stati traditi, i gesuiti ne crocifiggevano il senso comune, i giudici ne trucidavano la innocenza, le mogli ne mettevano di mezzo i mariti, i mariti le mogli, le sgualdrine e i bertoni, ambedue; quando,