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lare, leggere e scrivere351; non dice se fare di conto, ed una volta ch’io m’imbattei in lui avendogli chiesto, che scesa di testa fosse stata quella d’imparare tante belle cose le quali non mi parevano punto necessario per finire insaccato, mi rispose: averlo fatto perchè gli uomini si vergognassero della ignoranza in cui giacevano, e da per loro stessi attendessero a curarla, nè sperassero mai che i principi assoluti ci provvedessero: infatti a loro garba possedere sudditi obbedienti, non dotti, e questo disse aperto ai Milanesi l’imperatore Francesco I di Austria, buon’anima sua; eppoi la dottrina rende gli uomini prosuntuosi fino a pretendere che un plebeo in piedi sia più alto di un principe in ginocchioni; e questi sono sofismi che non si possono tollerare. I principi procurarono inocchiare il vaiuolo come quello che guastando i corpi farebbe rari i granatieri, i giandarmi e i guastatori; inocchiare la ignoranza non procureranno, perchè frutterebbe guai forse pari a quelli che cascherebbero in capo ai Gesuiti se predicassero il Vangelo.

Leibnizio nella Misnia incontrò un Cane che favellava; veramente egli discorreva tedesco, ma anche il tedesco fu linguaggio umano352. Agrippina moglie di Claudio possedè un Merlo che parlava a distesa; e Tito e Domiziano, fratelli meno dispari che altri non pensa, ebbero Storni e Rosignoli cui fe-