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il polizzino che portava scritto il come di Gesù, e poi gittati gli altri undici nel vaso, chiamò la Scimmia e le disse:

— Olà! fammi nuova estrazione. —

O miracoloso portento, o miracolo portentoso! esclama il padre Cotrou. La Scimmia sbircia l’urna in cagnesco, poi volta le spalle e avventatasi al collo del ministro dei culti lo costringe ad aprire il pugno e portargli via la polizza, la quale co’ dovuti rispetti andò a deporre su le ginocchia dello imperatore; parendo alla Scimmia, tuttochè cervello di Scimmia avesse, empissima profanazione mettere nome del pari che ogni altra cosa spettante al Redentore su i piedi o ai piedi di un uomo che di terra nato in terra ha da tornare. A tanto caso l’imperatore non resse, e gittate con smanioso affetto le braccia al collo del reverendo padre, gridò ad alta voce:

— Padre, mi sento smuovere!

Poi sè, le consorti, i figliuoli fece battezzare, e mandò un bando che dentro quindici giorni tutti i suoi fedelissimi sudditi, pena la testa, avessero a rendersi cristiani223. Di queste storie contano i reverendi padri Gesuiti, ed io ci credo.

I molluschi non appartenendo interi alle cose animate od inanimate albergano in sè un fiato d’intelligenza che sta in faccia all’anima umana, come le aurore boreali della Zelandia ai soli del Bengala. Non per-