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al suo nascimento presente, come a quello di Cristo, e per aura prima di vita fargli bere il mio fiato; per la qual cosa il padre Marchand francescano sostenne in Besanzone la tesi che San Francesco rassomigliasse a Gesù Cristo in quaranta maniere, una delle quali consisteva appunto nell’essere uscito al mondo, come il Redentore, fra un Asino ed un Bove211; le altre trentanove poi... ma tu, re, mi ammicchi col capo che non ne vuoi sapere altre, ond’io tiro di lungo. La ingratitudine è troppo brutto peccato perchè se ne possa incontrare vestigio alcuno nell’anima dei santi; però San Francesco prima salutò il suo corpo fratello Asino, come il signore Le Maistre lo qualifica Bestia, e volle essere trattato da Asino212, poi prescrisse nei suoi istituti che chiunque volesse seguitarlo doveva convertirsi in Asino. Il beato Jacopone da Todi, raccontasi nella cronaca di San Francesco che desiderando vestire l’abito di francescano gli fu detto dal padre priore: — se vuoi vivere fra noi bisogna che tu diventi Asino e ti comporti quasi Asino fra Asini. I Domenicani, secondo il solito, non sopportando comparire da meno degli emuli antichi vogliono anch’essi farsi Asini: quindi frate Jeronimo Savonarola nella riforma del convento di San Marco di Firenze ordinò che i frati coll’opera delle proprie mani vivessero, la lingua turca imparassero ed attendes-