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liario lo avesse colto nel mezzo del cuore per sentezza del giudice tedesco ausiliario, cadde bocconi e disparve. La Quaresima lasciò andare i lembi del grembiale, e mentre nuvole di cenere cascavano sul capo agli ipocriti esanimati, ella lugubremente ripeteva: memento, homo; polvere siete e polvere voi avete a ritornare!

Da indi in poi la Ipocrisia andò fallita, ma siccome le voglie rinverdirono impronte, non cessarono le industrie per rimetterla in fiore: tutte però ebbero fine vituperoso e infelice così che non vale il pregio rammentarle, togliene una. Alle muse, non pagando il fitto, poichè ebbero gravato i mobili, dettero lo sfratto dal Parnaso. Correva omai buon tempo che vecchie e povere ricoveraronsi a Firenze, dove accomodandosi alle presenti fortune avevano preso stanza in Borgo san Lorenzo e si erano date al mestiere di rigattiere vendendo ciarpe ai Poeti da sonetti e da drammi per mettersi in musica. Ora accadde che certo giorno un giudice passando per costà facesse segno di sentirne compassione, onde chiamatele da parte, si dice che favellasse loro così: — spose mie! io so che, adesso ricadute, foste un tempo signore: se io partecipi con voi l’affanno del vostro stato e l’amarezza di vedervi condotte in ispettacolo alla gente, Dio che mi scruta qua dentro lo sa; ma acqua