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fuggo la disputa. Il pensiero dell’uomo, essi dicevano, forma la essenza dell’anima umana. Bene; e che rileva cotesto? Vanità di vanità. Anche il pensiero dell’Asino forma la essenza dell’anima asinina: ecco tutto. Credi le anime della Cimice e della Piattola, diverse da quelle di uno sbirro commendatore, o di un cavaliere soprastante? Tu erri. Anima è spirito uguale di natura sempre. Se la imprigioni in corpo adiposo, e grave o lente, ovvero dentro un cranio schiacciato, ella ci si raggricchierà come il nero nel brigantino, che dalle coste di Africa lo trasporta in America, o come il bianco nel carcere penitenziario, che con legale e scientifica scelleraggine lo conduce nelle regioni della tisichezza e della follia; all’opposto fa di collocarla nel vasto cuore di Leonida (bene intesi, spartano) o nel cervello capace di Galileo, e tu vedrai come agiti quel cuore in armonia di forza, e quel cervello in armonia di scienza. Strumento fummo con più, con meno, con buone o con cattive corde; ma la sostanza vitale, lo spirito di amore e d’intelletto, sprillati dalla medesima scaturigine, formarono parte del-