nicamente quanto è capace di offenderle o distruggerle. — Che volete ch’io vi dica! Potevamo aspettarci meglio da un uomo, che stette a un pelo di gittarsi via per la paura, che gli fosse cresciuto un quarto di pecora sopra la punta del naso22? Uditene un’altra più trista: certo giorno inviperito dal calore della disputa, questo prete traditore, per provare, che le bestie non hanno anima, dette un calcio alla sua povera Cagna la quale lo guardava trasecolando come tante e siffatte bestialità potessero capire dentro un cervello di uomo, e fellonescamente l’ammazzò. Ahi prete, prete, prete! cotesto atto disumano avrebbe potuto attestare, ed attestò che a prova di pedate tu ne disgradavi un Mulo, non già che Iddio creatore privasse noi di anima pensante. Però, il cielo mi guardi di maledire al clero a cagione di cotesto scellerato prete, dacchè il male, ch’egli mi fece, venisse a braccia quadre compensato dal tedesco Gennaro vescovo di Brettagna, il quale per chiarire come nelle bestie albergasse un’anima e per di più immortale, si tolse nientemeno l’impegno di resuscitare un Asino23.