andare al mercato, certa volta parlò a Bobi del Castrone queste parole, ed io le intesi perchè gli camminava dietro col carico delle cipolle: Da’ rettà, Bobi, tu hai da sapere come la Paura trovandosi un giorno in grande stretta, chiamata a se la Promessa, l’ebbe a dire: sirocchia, mi faresti un piacere? A cui la Promessa, che fu sempre credenzona, tutto cuore da buttarsi nel fuoco per aggradire la gente, rispose: due. Or bene vattene a casa il Soccorso, e gli dirai da parte mia, che se corre a salvarmi io vo’ donargli il pastino dove unguanno ho piantato la vigna. E la Promessa va, e tanto prega e si raccomanda, che, cavato il Soccorso da letto, lo spinge fuori per le spalle. Uscita di pericolo la Paura tira in un canto la sua fante, certa cosaccia verde e guercia, che aveva nome Ingratitudine, e le sussurra dentro gli orecchi: quando mi si para davanti la Promessa mi sento rimescolare il sangue, però ch’io tema, che di punto in bianco il Soccorso me la metta su come testimone del pastino, che aveva detto di dargli, e non gli vo’ più dare; tu avresti ad agguantarmela quando meno se l’aspetta,