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di Mercurio, il Porco di Santo Antonio ed il Cignale di Meleagro, e per non andare troppo alle lunghe, non mancarono perfino le Vipere di Santa Verdiana, né quelle della testa di Medusa; insomma tutte bestie titolate; bestie nobili per eccellenza, ed aristocratiche a perdita di vista. Siccome anche tra le bestie il serpe ha credito di prudentissimo, fu richiesto il Serpente di Esculapio a manifestare primo il suo avviso; ma questi, che era per bene davvero, si scusò col dire, che trovandosi giusto fra loro il Coccodrillo del Dio Serapi, a lui come più anziano e più esperto stava consigliare il collegio amplissimo delle bestie.

Il Coccodrillo avendo tentato invano esimersi dal grave a un punto ed onorevole carico, stette alquanto sopra di se pensoso, come e cosa avesse a dire: per buona ventura gli risovvenne aver letto il quaresimale del padre Segneri della Compagnia di Gesù; ond’è che con la sua voce più pietosa, con quella voce con la quale, divorato che ha l’uomo, egli lo piange, incominciò così:

— Dilettissimi fratelli miei, il mio parere sarebbe, che mettessimo l’occhio sopra