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questi capelli finocchi in atto di scherno o di minaccia, altri mille sedutivi sopra si divertivano all’altalena; altri altra cosa, come i funamboli in fiera. Non vi mancarono di quelli i quali accertatisi bene in prima di potersi mostrare temerarii con tutta sicurezza, accesero luminarie o falò colle schiappe dei capelli scerpati senza carità sul capo al Gigante.

O tristo collegio di codardi, che ti se’ fatto salutare col nome di moderato, al modo stesso che Scipione, sovvertita dalle fondamenta Cartagine, fu dello Affricano; o gente, che alla rovescia del cavaliere Baiardo, ti sei meritata il titolo di tutta paura, tutta bruttura, quanto ti mostrasti animosa allorchè sapesti, che il Gigante era venuto fuori senza le braccia!

Il Gigante intronato levava su lento lento la pupilla sanguinosa per vedere un po’ la cagione di quel tramestio infernale sopra il suo capo. Nè i morti moderati si tenevano per isbizzarriti, che udii parecchi cantare inni di gloria accompagnandosi col suono di stinchi di morto percossi assieme a guisa di treppiedi: vi fu chi, strappate le ban-