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si spogliavano in farsetto, onde i cristiani nel giorno di domenica cessassero le opere.

Potrei anche riferire fatto più insigne circa le virtù del Cuculo, messa a pari e forse anteposta a quella della divina sostanza, che non lice nominare alla leggera, ma io me ne passo; avvegnadio se santi erano, come racconta la Leggenda, i solitarii del monte Baix, i quali predicavano sapere di certo, che chiunque desiderasse la salvazione dell’anima non aveva a fare altro, che provarsi a mangiare un poco innanzi alla agonia un Cuculo arrostito, bisogna confessare ancora che fossero matti148.

La religione di Maometto e quella di Gesù Cristo nacquero come due polloni sul ceppo del Giudaismo, e non si può negare, quantunque quella errore, questa verità; e veramente esse si odiarono a modo di fratelli nemici: uguali a Eteocle e Polinice, in corpo alla madre contesero, usciti al mondo si odiarono, messi insieme sul rogo, quasi il furore sopravvivesse alla morte, divisero in due punte la fiamma. Contrarie in tutto le due religioni, accordaronsi a volermi ad ogni patto in paradiso. Cerca nel Corano, e vedrai che fra le sette Bestie sortite alla gloria dell’assunzione nei cieli, due fossero razza asinina, l’Asino di Agazi e la sua sposa Borac, cavalcatura prediletta al Profeta149. An-