io vidi gli uomini mandare al bucato le camicie e le tovaglie lorde di vino o di altra sozzura: ai giorni di Giacobbe tuo avo, a quanto sembra, la lisciva facevano col vino: nè basta; ai tempi miei i cerusici badavano con diligenza che il trafelato e ferito non raffreddasse e la temuta scarmana col cavare del sangue o con bevande rinfrescanti blandivano: alla rovescia in Omero guarda Nestore, che tratto fuori dalla battaglia a salvamento Macaone impiagato nella diritta spalla, attende da prima a esporlo al vento, onde temperi la vampa delle membra sudate, e poi lo conforta per ristoro con una mescolanza di cipolle, vino, cacio di capra grattato e farina. Domine, aiutaci! E non si creda mica, che in questa guisa operassero per ignoranza, però che lasciando anche stare Nestore, il quale pure va celebrato come svegliatissimo fra i principi Achei, tu hai da porre mente, che Macaone nasceva proprio dal Dio della medicina Esculapio; nè, per quanto Omero cantò, in cotesti tempi viveva nel mondo cerusico, che gli stesse a petto per levare dardi dalle piaghe e spargerle di stille balsamiche, sicchè i Greci lo tenevano in pregio di medicatore divino145. Se tale pertanto occorre differenza nei modi di lavare i panni sudici e del morire, immagina come a mille doppii più immensa avesse ad essere nelle mo-