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qual santo o qual personaggio sortisse l’onore di vedere post mortem i capelli suoi avuti in tanto pregio. Per me rovistando nelle antiche e nelle moderne storie, da due in fuori non ne trovo altri: Berenice (ma non fu santa136) di cui la chioma venne assunta nei cieli, e san Pietro, un pelo della barba del quale spedito per uomo a posta da Alessandro II Lucchese a Gulielmo bastardo normanno ebbe virtù di fargli vincere e ammazzare l’emulo suo Aroldo, nella battaglia di Hastinghs137. Onde per questo caso si comprende come illepido corresse ira i Fiorentini quel proverbio: — e’ vale quanto un ghirabaldano, che ne danno dodici per un pelo di Asino. — Santo reputarono l’Asino di Santa Verdiana, e davvero fu martire, dacchè volendolo tutti i fedeli cavalcare per devozione, non istette quasi tre giorni, che il poverino scoppiò; dal quale esempio un prudente uomo, esperto nelle vicende del mondo, traeva materia per avvertire certi ufficiali di certi governi rattoppati alla peggio, adempissero al debito, dallo zelo soverchio si astenessero, contemplassero sempre il caso dell’Asino di santa Verdiana, che per farsi troppo cavalcare crepò con querimonia grande della Chiesa e pari scandalo delle anime pie; però ci perse il ranno e il sapone, che costoro tirarono innanzi di male in peggio, finchè tornò il giorno, nel