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sorgerà sempre più manifesto, che nella tua estimativa, quante volte ti tornò il conto, fummo reputati pari tuoi, e quasi dirò immagini, vicari e simboli di te. A tutto Signore tutto onore, avevano per costume di dire i Francesi. Però incomincio dalla Chiesa.
L’oste dei Fiorentini stando ad Arezzo, narrasi pel cronista Giovanni Villani, fecionvi correre il palio la festa di san Giovanni, e rizzativi parecchi arnesi, vi manganarono Asini con la mitra per dispetto del vescovo Ubaldino89. Dunque in cotesta occasione voi confessate, che una tal quale congruenza, o vogliamo dire analogia correva a senso vostro tra l’Asino e il vescovo, conciossiachè come in altra maniera l’Ubaldino sariasi tenuto vilipeso dal briccolamento della Bestia mitrata? Mi dorrebbe fino alla morte, se non fossi già morto, dove le mie parole giudicassero irriverenti, però che io abbia proceduto sempre col bilancino dei diamanti alla mano, e non mi sia permesso di mettere innanzi proposizione senza averla prima sperata scrupolosamente al lume di lucerna e al lume di sole. Infatti ecci tale perfino, che appella risoluto l’Asino prossimo di un vescovo! Ed ecco come sta la cosa: Paolo Gio-