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battono i denti in rota di cicogna, e le fanciulle tubano a mo’ di colombe: non pertanto stanno fermi. O che, non hanno tetto quei meschini? Le caverne, che la natura comparte alle bestie, dond’è che loro si neghino? Una notte di Gennajo anche a casa mia, ed io vengo dalle parti di Oriente, passata al sereno basterebbe ad assiderare una creatura umana, pensa un po’ nella Svezia dove pel freddo cascano le code ai Cani! Cotesta gente possiede bene, e meglio casa, e tetto, e perchè vengano lo vedrai domani. Ecco il sole sorge a Ystad giocondo come l’ultimo bacio impresso dal figliuolo sopra le labbra del padre prima di consegnarlo al becchino. La prigione apre la bocca e manda a guisa di buon giorno al patibolo due condannati, i quali salvatichi ed irti vengono tratti verso cotesto singulto di luce a spinte e a strettoni di corda; la turba dietro affannosa. — L’uomo è un macellaro, e la donna l’adultera di lui; il marito riuscito molesto fu ammazzato dal macellaro, che non pativa Mosche, sul naso. Egli ne aveva ammazzate tante delle bestie, che in buona fede non pensava, che una più o meno contasse, ed anche adesso