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88 il secolo che muore


il divertimento del presidente sta per trovare il suo riscontro nel divertimento del matto, il quale continua:

— Questi, signori cavalieri, è il marito putativo di questa bellissima madonna, che non si chiama Maria, bensì Artemisia, omonima della famosa regina di Caria, che prima bevve il marito morto, e poi finì vecchia arrabbiata di amore per un soldato vivo;1 quest’altra è la classica pollastriera mamma Agata, di cui da venticinque anni si contendono il dominio tabacco e vino; nè pare che stieno per ora sul finire la lite. Il gentiluomo poi è un tale Gabriele, che trovò spediente annunziare lo amoroso messaggio per conto proprio e non per l’altrui. Questo branco di degne persone, dopo avere passeggiato l’adulterio per le vie e per le piazze della città, gloriose al pari di Cesare quando menava il trionfo,

  1. Il matto piglia uno svarione: che furono le Artemisie; una appunto regina di Caria, moglie di Mausolo, che fece quello che fece, come dice il matto, e morì di dolore due anni dopo la perdita del marito; almeno così la conta Teopompo presso Arpocrate; l’altra fu figlia di Ligdamide, regina di Alicarnasso e di taluna delle isole circostanti, e questa fu che infuriando di amore per Dardano abideno, per gelosia gli cavò gli occhi mentre dormiva; e poi, vie più smaniosa, a rimedio della passione che le bruciava le ossa, così consigliata dall’oracolo, si precipitò dalla rupe di Leucade, dove le si spensero ad un punto l’amore e la vita; questo si trova scritto nella Storia Nuora di Tolomeo Efestione, dove occorre il catalogo di tutti quelli che fecero il salto; rimetto a lui coloro che desiderano più ampie informazioni, e li avverto altresì che dove volessero provare troveranno sempre la rupe di Leucade a Santa Maura, isola ionica, disposta a servirli.