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capitolo xx. |
accosta lento al cancello. Intanto il presidente continua:
— Buon giorno e buon anno; come si trova a suo agio qua dentro? Al tribunale tutti lo aspettano a gloria. O che non mi riconosce?
— Altro se ti riconosco; e questa gente che ti accompagna chi è ella?
— Questa è mia moglie, quest’altra mia socera, il gentiluomo...
— Non importa che tu perda il fiato; egli è il cugino Gabriele...
— Giusto, ci ha dato dentro di colta; dopo avere ascoltato insieme la messa...
— Ah! la messa?
— Sì signore, la santa messa, ci è nato il desiderio di venire a riverirla e ad informarci della sua salute.
Allora il pazzo con voce da banditore si mise a gridare:
— Avanti! avanti! dame e cavalieri; la vita che meniamo qua dentro uggisce maledettamente: ho pensato rallegrarvela; e a questo scopo intendo darvi la spiegazione di alcune figure di cera che sto per mettere nel mio museo; all’entrare! all’entrare! Il tutto gratis, secondo il detto del Vangelo, gratis accepistis, gratis date. Attenti dunque, che vado a dare principio al bel divertimento.
Tal bue va a pascere che si trova al macello;