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46 il secolo che muore


— Candida, prosegue il presidente, voi sapete che state sotto la mia speciale protezione.

— Fin qui non me n’era accorta, risponde sbadigliando ed allungando le braccia la donna.

— Come non ve ne siete accorta? le tre lire al mese non ve le do io? le cinque lire di mancia per Pasqua di ceppo ve le dà il re di Prussia?

— Allegri, ci è da scialare. Oltre queste quarantuna lira l’anno, è più facile che mi caschi sul capo un tegolo dal tetto, che in tasca un soldo da casa.

— Be’! be’! Quello non fu fatto si farà: intanto a voi questo cavurrino.

— Due franchi! Tigna! mormorò la Candida; ed egli:

— Candida, voi avete a dirmi... ma innanzi ditemi se date mente a quelli che entrano ed escono di casa, perchè dal luogo dove ve ne state a pancia all’aria dubito forte che voi li possiate vedere.

— Lustrissimo! ella s’inganna, perchè se vorrà entrare qua dentro e mettersi sulla cassa a pancia all’aria come me, e come me col capo ritto appoggiato al mio marito, riscontrerà da sè che si può ottimamente vedere tutti quelli che entrano e che escono.

— Lo dite voi, e basta; dunque via, ditemi quali le persone che mi vengono a trovare in casa quando io sono fuori.