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44 il secolo che muore


gomento sì caro: intanto hanno messo in sodo che, figlio o figlia stia per uscire fnori, Artemisia l’allatterà; e spoppata la creatura le sarà balia Gavino, che la tirerà su secondo il tempo istruendola in tutto quello ch’ei sa, compresa la trigonometria, Gavino è sempre lieto di quella gioia parata che tiene l’anima in perpetua primavera; e’ pare che siasi dimenticato di avere posseduto un giorno un paio di gambe, o finge: fatto sta che a cui sta per movergli parole di consolazione gli tronca le parole di bocca: credetemelo, io ho trovato la felicità giusto in quel punto che voi reputaste essersi da me perduta per sempre.

Il presidente mogio mogio tornossene a casa; appena ebbe messo il piede nel portone chiamò:

— Candida? — Alla qual voce rispose una maniera di grugnito dallo interno di un casotto immondo e fetido, che era ad un punto sala, camera e cucina, e di tratto in tratto anche inevitabile bottega di ciabattino, marito della Candida. Sul davanti del casotto si apriva una finestra munita un giorno di vetri, oggi di foglio unto e di ragnatela Ora, siccome dal grugnito in fuori non usciva altro dal casotto, il presidente, facendo del cuore rocca, e’ introdusse il capo e vide. Che vide mai? Candida, che stesa a pancia all’aria su di una cassa si faceva guanciale del capo del suo marito, aggomitolato sotto alle spalle di lei; ed ecco come sta la cosa.