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38 | il secolo che muore |
si strinse al seno la rivale che glielo riconduceva. Uniti co’ vincoli dello amore e del matrimonio, avemmo un solo letto nuziale in vita, come abbiamo in morte un sepolcro solo.»
Successe un’accompagnatura di singhiozzi; taluni giurati, paurosi di perdere il decoro, finsero soffiarsi il naso per celare le lacrime: anche le donne si sentivano commosse, ma non lo diedero a divedere, parendo loro non senza pericolo cotesto esempio; massime adesso, che non essendo più il caso che i mariti andassero a combattere contro i credenti in Maometto in Palestina, ci cascava come il cavolo a merenda; e questo osservava con molta sagacità la signora Agata, la quale aggiungeva, che se la quistione della poliandria poteva fino ad un certo punto sostenersi come non anche esausta, quella poi della poligamia, per giudizio dei savi universale, doveva considerarsi attentato contro tutte le leggi divine, umane e cattoliche.
Il nostro bizzarro avvocato capi esser giunto il momento di battere sul ferro caldo, sicchè con voce malinconica e non pertanto abbrivata esclamò:
— Tanto mi piacque dire per dimostrarvi come non sieno sempre delitto le azioni in sembianza delittuose, nè sempre virtù le opere apparentemente virtuose: la mia difesa non ha mestieri ipotesi, nè scuse, nè commozioni, nè affetti; giustizia intera