Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
capitolo xxiii. | 331 |
— Vostra signoria è il buon senso nato e sputato; così opino anche io.
Però il tessiano non era mica morto; fingeva esserlo, per levarsi il fastidio d’attorno: appena i signori servi ebbero voltato le spalle, costui carponi si accostava al morto, e levatogli il sigaro di bocca se lo metteva nella propria fumando tranquillamente.
A giudicarne da quello che videro la mattina seguente, la vita gli era bastata a fumarne mezzo; e morto non l’aveva lasciato: pari all’eroe caduto in battaglia con l’arme in mano, egli col sigaro stretto fra i denti sfida la morte.