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288 | il secolo che muore |
più oltre con questi villani la vostra dignità ci scapiterebbe, così v’invito a ritirarvi.
E preso un nerbo lo alzò per confermare le parole col cenno: le belve, capita la ragia, partirono brontolando; anzi l’orsa per vezzo ammiccò un pugno al padrone. Scomparse che furono, Curio non potè trattenersi dal domandare all’ospite:
— Ed ora, che capestreria è cotesta di tenervi con tanta domestichezza al fianco belve le quali in un estro di ferocia potrebbero sbranare voi o taluno della vostra famiglia?
— Le bestie, anche ferocissime, caro mio, quando non facciate loro penuriare il cibo e non le vessiate, amano vivere in pace con tutti, nè io me le tengo in casa per capesteria, bensì per bisogno. Voi avete a sapere che qui nel Texas costuma allevarci in casa orsi, pantere e leopardi, ma di questi meno, perchè sovente li proviamo codardi.1 Chi sa che non abbiamo a vedere le bestie al cimento; allora giudicherete da per voi stessi che cosa sieno capaci di fare.
Sederono a mensa, dove i negri, sorvegliati da Giacinto e da Patricio, rigidi osservatori di ogni regola di governo della buona famiglia, ministrarono:
- ↑ «Sur la route de Fredericksbourg la ferme d’un monsìeur Masenbach est gardée par des ours apprivoisés en guise des chiens» . Domenech, Journal d’un missionaire au Texas et au Mexique, p. 39, Questo fatto confermano parecchi altri viaggiatori.