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266 | il secolo che muore |
chiniamoci riverenti davanti al sepolcro insanguinato di Lincoln.
— Dunque, secondo lei, per avere ragione bisogna vincere? E chi le ha insegnato di barattare il diritto con la forza? Danque gli americani ebbero torto quando sorsero contro la madre patria? Torto il Messico e le altre parti dell’America Meridionale quando scossero il giogo della Spagna? Torto allorchè noi tessiani volemmo le nostre sorti separate da quelle del Messico? Fino dal tempo delle missioni cattoliche, avevamo o no la schiavitù noi altri tessiani?
— L’avevate.
— Senza le braccia dei neri avremmo potuto dissodare tante terre incolte.
— Sarebbe stato a mio parere difficile.
— Sa vostra signoria che, quando il Messico levò la bandiera della ribellione contro la Spagna, e il Texas gli tenne dietro, don Agostino Iturbide imperatore abolì la schiavitù da per tutto, ma, penetrato della necessità di mantenerla nel Texas, ne permise la continuazione a patto che non traessimo i negri dalla parte del mare, bensì ci entrassero unicamente da quella di terra?
— Lo so: quanto vostra signoria afferma è verità.
— Di punto in bianco al Messico viene il dolore di corpo di abolire intieramente la schiavitù, vietando che s’introducessero i neri nel Texas, sia