Pagina:Guerrazzi - Il secolo che muore IV.djvu/290

262 il secolo che muore


bra asciutte più assetati che mai; però bisogna dire, a onore del capitano, che nè anche l’acqua del Colorado convertita in birra o in wiskey, rhum e cannella sarebbe bastata per cotesta razza gorgozzuli. Il capitano si coperse il capo e con voce sonora disse:

— La seduta è sciolta, chi vuol bere se lo paghi. Tuttavia quest’uomo dabbene ebbe avvertenza, perocchè in una baracca succursale, fabbricata die- la baracca da pranzo, era instituita canova di vino e di ogni altra ragione liquori.

I nostri italiani, quantunque avessero piuttosto riso che mangiato, pure il pimento aveva loro messo il diavolo in bocca; il wiskey gliel’avrebbe finita di sgallare; la cervogia la più parte degli italiani giudica medicina; onde l’ospite gentile, che questo conobbe, desideroso di gratificare i patriotti, commise che portassero qualche bottiglia di bordò. Adesso accadde che mentr’essi centellavano il prezioso liquore, alternando di bei ragionamenti, tre tessiani, di cui uno il promotore della candidatura del presidente schiavista, senior Talaveyra y Musquito di Gonzalez, si assettassero a canto loro, e fumando e bevendo bicchieri colmi di rhum, urlassero a coro; di un tratto ad uno di essi saltò in capo la fantasia di voltarsi al nuovo amico dei nostri personaggi e interrogarlo con piglio arrogante:

— Dunque vostra signoria è risoluta recarsi ad